I Giardini Di Villa Melzi d'Eril
All’estremità sud del giardino, affacciata sulla piazzetta e il porticciolo di Loppia, si erge la Cappella-oratorio, parte integrante dell’insediamento Melzi d’Eril. Questa costruzione riflette la consuetudine delle famiglie aristocratiche di destinare uno spazio nei giardini sia al culto religioso sia alla sepoltura, per permettere a chi soggiornava nelle località di villeggiatura di stabilirvi anche l’ultima dimora.
L’edificio, completato nel 1818 dall’architetto Albertolli su disposizione dell’erede Giovanni Francesco, segue le precise indicazioni lasciate dal duca Francesco Melzi d’Eril, morto due anni prima. In linea con lo stile neoclassico della villa, la cappella-oratorio si distingue per semplicità e chiarezza geometrica, presentandosi come un volume compatto a pianta quadrata, situato al confine tra l’interno e l’esterno del giardino.
Sulla facciata d’ingresso, un pronao dorico in pietra grigia di Saltrio crea un elegante contrasto cromatico e materico con le pareti intonacate di bianco. Al centro dell’edificio si erge una cupola emisferica su tamburo, coronata da una lanterna che dona maggiore slancio verticale.
L’accesso alla cappella avviene dal lato occidentale. Lo spazio interno, a croce greca, si sviluppa in modo armonioso sotto la luce che penetra dal tamburo, dalla lanterna e da due ampie finestre termali. Gli elementi decorativi disegnati da Albertolli, come modanature, fregi e cornici, impreziosiscono l’architettura.
Di particolare rilievo sono il soffitto con rosoni “tridimensionali” di stucco, incorniciati in figure di ottagoni e stelle a quattro punte, e il pavimento a mosaico di marmo che richiama tali motivi geometrici.
Gli affreschi monocromi sono opera del pittore Angelo Monticelli (1817-1818), su disegni forniti da Giuseppe Bossi, importante artista neoclassico lombardo. Essi includono:
Le sculture dominano la cappella, sottolineandone la doppia funzione di luogo di culto e spazio funerario.
La cappella ospita diversi monumenti commemorativi:
Questi capolavori testimoniano il legame tra l’arte neoclassica e le tradizioni commemorative dell’epoca, conferendo alla cappella un ruolo di primo piano nel contesto storico e artistico della villa.
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